Schiller e Goethe furono i suoi più grandi amici al tempo che fu in collegio. [...] I classici tedeschi furono da lui tutti studiati e cercò di approfondirsi il più possibile in essi. [...] Io vedeva con dispiacere che esso s'affezionava tanto alla letteratura tedesca, tralasciando affatto la letteratura italiana.
Diario di Elio Schmitz, in Lettere a Italo Svevo. Diario di Elio Schmitz, a cura di B. Maier, Milano, Dall'Oglio, 1973, p. 246
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